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Type de textesource
TitreLettere di diversi eccellentissimi huomini, raccolte da diversi libri
AuteursDolce, Ludovico
Date de rédaction
Date de publication originale1559
Titre traduit
Auteurs de la traduction
Date de traduction
Date d'édition moderne ou de réédition
Editeur moderne
Date de reprint

, Lettre de Ludovico Dolce à Alessandro Contarini sur la Vénus et adonis du Titien, 1554:1555, p. 481-485

Vi giuro, signor mio, che non si truova uomo tanto acuto di vista e di giudicio, che veggendola non la creda viva ; niuno così raffreddato dagli anni, o si duro di complessione, che non si senta riscaldare, intenerire, e commoversi nelle vene tutto il sangue. Nè è meraviglia che se una statua di marmo potè in modo, con gli stimoli della sua bellezza, penetrare nelle midolle d’un giovane, ch’egli vi lasciò la macchia, or, che dee far questa, ch’è di carne, ch’è la beltà stessa, che par che spiri ?

Dans :Praxitèle, Vénus de Cnide(Lien)